Legge di Bilancio 2024: disponibili le prime bozze

Disponibile la prima bozza del DDL di Bilancio 2024 con tutte le misure proposte dal Governo e approvate lo scorso 16 ottobre dal Consiglio dei Ministri, alla luce della delicata situazione economica, influenzata negativamente dalla spinta dell’inflazione, dall’aumento dei costi energetici, dall’incertezza globale causata dal conflitto russo-ucraino e dalla recente crisi in Medio Oriente, le misure contenute nel provvedimento sono concentrate nella riduzione della pressione fiscale a sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti .

Di seguito le principali novità di carattere fiscale per il 2024:

Taglio del cuneo fiscale

Confermato anche per il 2024 il taglio del cuneo fiscale-contributivo:

  • 7% per i redditi fino a 25 mila euro;
  • 6% per i redditi fino a 35 mila euro.

Riduzione della tassazione IRPEF

Limitatamente al periodo d’imposta 2024, rimodulazione dell’aliquota IRPEF con applicazione dell’aliquota relativa al primo scaglione d’imposta 23% per i redditi sino a 28.000 euro. Vengono ridotte di 260 euro le detrazioni per oneri spettanti in presenza di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro.

Agevolazioni per le nuove assunzioni

Limitatamente al periodo d’imposta 2024, viene introdotta una deduzione maggiorata:

  • del 20% del costo dei neoassunti a tempo indeterminato;
  • del 30% nei casi in cui l’assunzione interessi lavoratori meritevoli di maggior tutela (a titolo esemplificativo, lavoratori molto svantaggiati, disabili, donne svantaggiate o con due figli minori, giovani Neet under 30).

Regime Forfettario

Conferma dell’applicazione del regime forfetario sino a 85.000 euro di ricavi/compensi.

Fringe benefit

Confermata l’applicazione dell’aliquota del 5% per i premi di produttività e la detassazione dei fringe benefit:

  • fino a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico;
  • fino a 1.000 euro per tutti gli altri.

I benefici potranno essere riconosciuti anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa. Per le donne lavoratrici si prevede una decontribuzione con uno sgravio pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici stesse:

  • per un anno se hanno due figli fino all’età di 10 anni del più piccolo;
  • permanente per quelle che hanno 3 figli fino ai 18 anni del più piccolo.

Plastic e Sugar Tax

Rinviata al 1° luglio 2024 l’entrata in vigore di plastic e sugar tax.

Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo

Prorogato al 30 giugno 2024 il termine entro cui le imprese possono aderire alla procedura per il riversamento, senza l’applicazione di interessi e sanzioni, del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo maturato in uno o più periodi di imposta a decorrere da quello successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 e utilizzato indebitamente in compensazione alla data del 22 ottobre 2021. Inoltre, si proroga di un anno il termine di decadenza per l’emissione degli atti impositivi da parte dell’Agenzia delle entrate per i crediti interessati dalla regolarizzazione e utilizzati negli anni 2016 e 2017.

Versamento della seconda rata imposte dirette Persone Fisiche

Rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette, solo per il 2023, per le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro, con esclusione dei contributi previdenziali, purché il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi relativo al 2023 sarà effettuato:

  • in unica soluzione il 16 gennaio 2024, senza interessi;
  • dilazionato fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese, con applicazione, degli interessi, a partire dalla seconda rata.

Participation Exemption sulle plusvalenze

Estensione del trattamento della non concorrenza alla formazione del reddito imponibile (c.d. participation exemption) alle plusvalenze realizzate su azioni o quote di società di capitali, enti pubblici e privati diversi dalle società, trust e organismi d’investimento collettivo del risparmio, residenti sul territorio nazionale, da parte di società ed enti commerciali che sono residenti in uno Stato appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo che consente un adeguato scambio di informazioni e che sono ivi soggetti a un’imposta sul reddito delle società.

Disposizioni in materia di fiscalità internazionale

In materia di residenza fiscale delle persone fisiche e delle persone giuridiche, per favorire il trasferimento in Italia di attività economiche esercitate in paesi non appartenenti all’Unione Europea ossia, gruppi internazionali con ricavi pari o superiori a 750 milioni di euro, e per agevolare il rimpatrio di lavoratori ad alta specializzazione viene richiesto un livello di imposizione effettivo almeno pari al 15% (Direttiva 2022/2523 del Consiglio del 14 dicembre 2022).

Per informazioni: Servizio Fiscale Gestionale Societario A.P.I., tel. 02.671401 – mail: fiscale@apmi.it

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