La gestione delle perdite nel Bilancio 2023

La normativa relativa alla copertura delle perdite per le società italiane ha subito importanti modifiche temporanee durante la pandemia di COVID-19, prima di tornare alla sua forma originale per l’esercizio 2023.

Questo articolo esplora le implicazioni di queste norme, sia durante che dopo la pandemia, e le azioni che le società devono intraprendere in risposta a perdite significative.

Contesto Pandemico

Durante il picco della crisi sanitaria globale causata dal COVID-19, il governo italiano ha introdotto il D.L. n. 23/2020, che ha modificato temporaneamente la normativa civilistica relativa alla gestione delle perdite aziendali. Questa legge permetteva alle società di coprire le perdite relative agli esercizi 2020, 2021 e 2022 in un arco temporale più esteso, sospendendo di fatto l’obbligatorietà di adottare misure immediate di riduzione del capitale o di ricapitalizzazione, nonché la causa di scioglimento per le società che subivano una riduzione del capitale sociale oltre i limiti legali.

Normativa Civilistica Ordinaria

Al di fuori del contesto pandemico, la normativa civilistica italiana stabilisce regole specifiche per la gestione delle perdite aziendali:

  • Art. 2482-bis c.c.: Se le perdite riducono il capitale di oltre un terzo, gli amministratori devono convocare l’assemblea dei soci per decidere sulle misure appropriate, inclusa la possibilità di ridurre o ricapitalizzare il capitale.
  • Art. 2482-ter c.c.: Se le perdite riducono il capitale al di sotto del minimo legale, oltre alla riduzione necessaria, si può deliberare un aumento del capitale a non meno del minimo legale, trasformare la società in un’altra forma giuridica o procedere alla liquidazione.

Caso Pratico

Immaginiamo una S.r.l. con un capitale sociale di €10.000 e riserve per €23.000 che registra una perdita di esercizio di €25.000. La perdita netta delle riserve è di €2.000, inferiore al limite di 1/3 del capitale sociale (€3.333,33), quindi in questo caso non sarebbero richiesti interventi immediati ai sensi del Codice civile.

Ritorno alla Normativa Ordinaria nel 2023

Con la fine delle misure emergenziali previste per la pandemia, le società devono ora affrontare le perdite del 2023 seguendo la normativa civilistica ordinaria. Questo implica che eventuali perdite significative dovranno essere gestite secondo le procedure standard, inclusa la convocazione dell’assemblea dei soci per deliberare su riduzione del capitale, ricapitalizzazione, trasformazione della società o, nei casi più gravi, liquidazione.

La sfida per le società sarà quella di valutare attentamente la propria posizione patrimoniale alla luce delle regole ordinarie e di agire in modo proattivo per assicurare la continuità aziendale. Le decisioni prese in questo periodo saranno cruciali per la stabilità finanziaria delle imprese nel contesto post-pandemico.

Il ritorno alla normativa civilistica ordinaria nel 2023 segna un importante punto di svolta per le società italiane, richiedendo un attento esame delle perdite di esercizio e l’adozione di misure adeguate a garantire la solvibilità e la sostenibilità a lungo termine dell’impresa. La gestione attenta di queste dinamiche sarà fondamentale per navigare con successo le sfide post-pandemiche.

Per informazioni: Servizio Fiscale Gestionale Societario A.P.I., tel. 02/671401 – mail: fiscale@apmi.it

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