Definizione di attività stagionale: sentenza Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha chiarito che rientrano nel concetto di attività stagionale solo “quelle attività preordinate e organizzate per un limitato periodo stagionale”, ovvero, in tal senso, sono da ritenersi escluse quelle realtà aziendali che raggiungono in una determinata stagione picchi di produttività, dovuti ad esigenze di mercato.

Dette esigenze, infatti, sono ricomprese nella diversa nozione delle c.d. punte di stagionalità.

La Suprema Corte ha precisato che le attività stagionali devono essere specificatamente elencate e tipizzate dalla contrattazione collettiva, diversamente, si ritiene legittima la conversione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato.

In riferimento al d.P.R. 7 ottobre 1963 n. 1525, la Corte di Cassazione chiarisce che l’elenco delle attività stagionali ivi definite rappresenta un’elencazione di carattere tassativo e, pertanto, non soggetto ad interpretazione analogica delle attività da considerarsi stagionali.

Per visualizzare la sentenza n. 9243 del 4 aprile 2023, cliccare qui.

Per informazioni: Servizio Relazioni Industriali, tel. 02.671401 – mail: relazioni.industriali@apmi.it

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