Il Decreto Legge n. 19/2024 è parte integrante delle misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il decreto mira a sostenere la trasformazione green e digitale delle imprese italiane, promuovendo l’innovazione tecnologica e l’efficienza energetica. L’obiettivo primario è ridurre i consumi energetici attraverso incentivi fiscali, spingendo così le imprese verso un modello di business più sostenibile.
I nuovi crediti d’imposta 5.0 spettano a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza; dalla dimensione, dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa, purché, negli anni 2024 e 2025 effettuino nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici.
Requisiti di Riduzione dei Consumi Energetici
Per beneficiare del credito d’imposta le imprese devono progettare investimenti che garantiscano:
- Una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% a livello di impresa.
- Una riduzione del 5% per i processi produttivi specifici.
Questi target di riduzione devono essere dimostrati attraverso una documentazione ex ante, che deve essere verificata e approvata prima dell’inizio degli investimenti.
Modalità di Presentazione e Documentazione Richiesta
Per accedere al credito, le imprese sono tenute a presentare:
- una descrizione dettagliata del progetto di investimento.
- una stima dei costi coinvolti.
- una valutazione ex ante dei benefici in termini di riduzione dei consumi energetici. Questa documentazione deve essere inviata telematicamente utilizzando un modello standardizzato fornito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Investimenti Ammissibili
Gli investimenti riconosciuti comprendono l’acquisto di beni strumentali nuovi, sia materiali che immateriali, che siano essenziali per l’attività imprenditoriale e che contribuiscano agli obiettivi di riduzione energetica.
In dettaglio il credito è riconosciuto in relazione agli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, di cui agli Allegati A e B alla Legge n. 232/2016 l, che sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, a condizione che i progetti di innovazione conseguano una riduzione dei consumi energetici non inferiore al 3% o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi produttivi non inferiore al 5%.
Ai fini dell’agevolazione, rientrano tra i beni di cui all’Allegato B, previsti dal progetto di innovazione, anche:
- i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo;
- i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme.
Per progetti di importo superiore a 40.000 euro, che conseguono una riduzione dei consumi energetici almeno del 3%, a livello di impresa, o del 5% per il processo produttivo interessato, sono inoltre agevolabili:
- gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta. Con riferimento ai moduli fotovoltaici, sono considerati ammissibili esclusivamente quelli di cui all’art. 12, comma 1, lett. a), b) e c) del D.L. n. 181/2023. Gli investimenti in beni di cui alle lett. b) e c) concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari, rispettivamente, al 120% e 140% del loro costo;
- spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, nel limite del 10% dell’investimento agevolabile e in ogni caso fino al massimo di 300.000 euro. Le attività formative dovranno essere erogate da soggetti esterni individuati con Decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy.
Struttura delle Aliquote del Credito d’Imposta
Il credito d’imposta varia in base alla classe di efficienza energetica raggiunta e all’importo dell’investimento. Le aliquote sono strutturate in tre scaglioni, con il massimo investimento agevolabile fissato a 50 milioni di euro. Le aliquote sono suddivise come segue:
- 35%-45% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
- 15%-25% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro.
- 5%-15% per investimenti oltre i 10 milioni di euro.
Il credito d’imposta “Transizione 5.0” non è cumulabile con altre specifiche misure di incentivo, ma può essere combinato con altre agevolazioni finanziarie purché il totale non superi il costo dell’investimento sostenuto.
Le imprese devono inviare comunicazioni periodiche al GSE sull’avanzamento degli investimenti. Al termine dell’investimento, devono inoltre dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico tramite una certificazione ex post.
È essenziale conservare tutta la documentazione relativa agli investimenti per verifiche future e per garantire la trasparenza e la correttezza delle informazioni fornite.
Il credito d’imposta “Transizione 5.0” rappresenta un incentivo significativo per le imprese italiane a investire in tecnologie e processi più sostenibili. La sua efficacia sarà determinata dall’adeguatezza degli investimenti proposti e dalla precisione delle valutazioni ex ante e ex post. Questo strumento si pone come un pilastro centrale della strategia italiana per la transizione ecologica e digitale, incentivando le imprese a adottare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza energetica.
Per informazioni: Servizio Fiscale Gestionale Societario A.P.I., tel. 02/671401 – mail: fiscale@apmi.it